Come ben saprai, lo shopping online ha molte opzioni.
Esistono molti canali per la distribuzione dei prodotti, nonché vari modi per acquistarli: tramite applicazioni, tramite e-mail o risorse multimediali.
Tutte queste molte opzioni possono confondere l’acquirente se non esiste un sistema di acquisto unificato su Internet.
Uno di questi riguarda il fattore della comunicazione tra il cliente e l’azienda.

Per migliorare questo aspetto, nell’ultimo periodo sul commercio viene sempre di più usato un dispositivo chiamato chatbot.
Si tratta di un sistema che ancor oggi è in via di sviluppo, ma tendenzialmente già oggi è in grado di aiutare tantissime persone differenti a gestire la loro attività sugli e-commerce o sui social.

Cos’è un chatbot?

Chatbot è un programma per computer che simula un dialogo con un cliente e quindi fornisce un determinato servizio.

I chatbot nell’e-commerce sono progettati per i seguenti scopi:

  • Aiutare nelle operazioni;
  • Fornire consigli sui prodotti;
  • Servizi di assistenza clienti;

Anche su questa base, a volte è difficile immaginare come vengano implementate queste funzioni, perché la tecnologia è abbastanza nuova.
Ciononostante, i suoi algoritmi di funzionamento sono abbastanza semplici da comprendere e possono usufruirne senza alcun problema proprio tutti coloro che ne sono interessati.
Di base tal chatbot facilita notevolmente la comunicazione in quanto è in grado di fornire al cliente le informazioni cercate in pochi istanti: facile, semplice e anche veloce.

Chatbot: servono davvero?

Il commercio conversazionale non è solo un concetto astratto.
Gli studi dimostrano che gli acquirenti sono pronti ad acquisti online con i robot.
Certo, tanti preferiscono avere a che fare con delle persone in carne e ossa, ma i chatbot non sono disdegnati.

Ecco alcuni dei motivi per cui dovresti usare la messaggistica istantanea con un bot di chat integrato quando gestisci un’attività online.

– Le persone usano le applicazione di messaggi molto intensamente.

Secondo il rapporto del portale di notizie Business Insider, dal 2015 i consumatori utilizzano quattro principali messenger: Facebook Messenger, WhatsApp, WeChat, Viber.
I quattro principali social network sono: Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn.

L’uso dei chatbot in questo contesto apre la tua attività a un vasto pubblico, quindi il tuo marchio è sempre in vista e più acquirenti hanno l’opportunità di effettuare un acquisto nel tuo negozio.

– Alla gente piace comprare attraverso le app.

I messenger come quello di Facebook non vengono utilizzati solo per comunicare con gli amici.

Le persone usano anche la messaggistica istantanea per effettuare acquisti.

Ecco alcune statistiche che mostrano l’interesse dei clienti per lo shopping con la messaggistica istantanea:

  • Il 47% degli utenti è disposto ad acquistare beni attraverso un bot;
  • Il 71% degli utenti desidera ricevere i servizi del venditore tramite la messaggistica istantanea;

In media, gli utenti sono disposti a spendere più di 55 euro per gli acquisti tramite il chatbot.
Questi alti tassi confermano che un numero enorme di acquirenti si fida dei robot e sono pronti a usarli per fare shopping online.
Si prevede che questi numeri cresceranno in futuro. Pertanto, l’istituzione del bot sarà giustificata dalla crescente domanda da parte del mercato.

– Il fattore della concorrenza

L’e-commerce è un ambiente competitivo. Includendo un numero maggiore di altri venditori, devi sempre essere un passo avanti e analizzare la concorrenza cercando di capire come quest’ultima sia in contatto con i propri clienti.
Gli studi dimostrano che le aziende di successo ora usano i robot di chat.

  • Entro il 2025, il mercato globale dei chatbot dovrebbe crescere fino a 1,23 miliardi di dollari con una crescita annuale del 24,3%, afferma Grand View Research;
  • L’80% delle aziende afferma di utilizzare già i chatbot o prevede di usarli entro il 2020, secondo uno studio di un rapporto dell’istituto di ricerca Oracle;
  • Il 48% delle aziende utilizza già questa tecnologia, sulla base dello stesso studio.