Viviamo in un’epoca in cui televisione, radio, internet e cinema sono al centro della quotidianità di ogni persona.
Ma quanto siamo influenzati dai meccanismi dei social media?
La conoscenza che acquisiamo negli anni utilizzando questi mezzi è modellata da chi detiene il monopolio dell’informazione, questo vuol dire che molto spesso il nostro pensiero è influenzato in qualche modo da fonti esterne.

La democrazia esiste anche nel campo dell’informazione e avviene nel momento in cui ogni cittadino ha uguale accesso ai mezzi di comunicazione e il messaggio viene trasmesso senza discriminazioni.
Quindi l’opinione pubblica è creata dall’informazione e quest’ultima è in grado di modellare il nostro modo di pensare.

La grande potenza dei social media è sempre stata utilizzata dai più forti e si possono ricordare anche pezzi di storia, come quando il presidente americano Roosevelt utilizzò i canali radio per comunicare.
L’innovazione tecnologica è un grandissimo passo avanti per la nostra società, ma dobbiamo fare attenzione a non farla diventare un’arma di distruzione di massa.

Opinione pubblica: il ruolo dei social media

I social media sono diventati parte della nostra vita, vengono utilizzati per una gratificazione immediata, per la pubblicità online, ma anche per guadagnare.
I social media stanno diventando la prima piattaforma di informazione e per questo risultano perfetti per le propagande, anche politiche.
Internet non è una realtà a sé, tutto quello che si trova non è altro che lo specchio della realtà nel bene e nel male.

Ma è anche vero che molto spesso l’opinione pubblica che si fonda sull’utilizzo dei social media viene influenzata da quelle che sono le notizie fake e quindi informazioni non veritiere. In molti paesi europei, come la Germania, le aziende che diffondono notizie false possono ricevere una multa che può sforare anche cifre esorbitanti.

I social media possono deformare la realtà e avere un impatto negativo sull’opinione pubblica

La scelta democratica è stata messa senza dubbio a rischio, siamo entrati nell’età oscura dei social media, essi sono diventati i maggiori strumenti di costruzione ma anche di deformazione di quella che è la realtà.
I social media possono essere in grado di modificare i comportamenti, i consumi e hanno la capacità di orientare quelle che sono le visioni politiche.
In questo modo i media diventano deformatori della realtà e costruiscono un processo sociale costruito su un’idea non reale dell’utente, è semplicemente un’influenza di ideologia.

Sono molti i sociologi che lavorano a questo fenomeno affermando che può arrivare molto spesso a crearsi una depersonalizzazione da quella che è la vita offline e la vita online.
Occorre essere consapevoli che ogni notizia, anche da parte delle aziende, viene pubblicata con uno scopo ben preciso e non bisogna mai farsi influenzare fino in fondo, ognuno deve essere libero di poter informarsi senza però sentirsi condizionato da quello che internet propone costantemente.

Le reti dei social media e l’identità collettiva

Oltre al fatto che i social media sono uno strumento per diffondere informazioni e coordinare attività, rappresentano anche una piattaforma su cui ogni individuo può condividere le proprie emozioni, condividere i propri sentimenti e creare la propria identità, possiamo affermare a gran voce che i social media hanno promosso un nuovo tipo di identità collettiva cambiando il modo di pensare dell’opinione pubblica.

Storicamente le manifestazioni sono state un grande mezzo di espressioni per il cambiamento sociale, adottato dai nostri predecessori.
Al centro di queste manifestazioni generalmente si trovavano persone che avevano un’identità e un pensiero comune.
Vale a dire, maggiore è la comunanza tra l’identità del movimento sociale e la società in cui opera, più è probabile che i membri di quella società siano coinvolti nel movimento di protesta.
Con l’affermazione dei social media ogni individuo può trovare libero spazio su piattaforme in cui si trovano persone con le stesse ideologie.

I social media hanno sostituito gli spazi pubblici

Molti sociologi si sono occupati dell’impatto dei social media sulla collettività e anche la sfera pubblica è decisamente cambiata rispetto i secoli precedenti.
Un tempo i luoghi di discussione, che ora sono diventate piattaforme pubbliche, erano club, università e altri luoghi pubblici.
Con l’emergere dei media tradizionali come la televisione e la radio, le interazioni reciproche e di gruppo sono state sostituite da un modello unidirezionale di interazione.

Il numero di persone connesse ad internet cresce ogni giorno di più, ormai gli utenti utilizzano i social per avviare conversazioni, per condividere i propri pensieri e anche per leggere notizie di cronaca e molto altro.
Possiamo dire a tutti gli effetti che sono state modificate le strutture delle reti sociali, ma bisogna fare attenzione a distinguere le varie notizie.

Conclusione

Come si è potuto leggere, i social media hanno molto controllo sull’opinione pubblica, anche se negli ultimi tempi con l’utilizzo dei social network il fenomeno è nettamente aumentato.
Il web che utilizziamo non è standard per tutti, le nostre attività sono costantemente monitorate valutate in modo da creare un nostro profilo di interessi che permette ai fornitori dei servizi online di presentarci il contenuto adatto a noi.

Questo atteggiamento può sembrare positivo, perché ogni utente vede la realtà modificata sotto il suo solo punto di vista, ma per la società è molto dannoso.
Ogni individuo dovrebbe essere circondato da numerose idee diverse per poter capire in modo autonomo in cosa credere, in un certo senso i social media possono dividerci.
Ogni contenuto fornito deve essere ampio e variegato, solo in questo modo tutti possono confrontarsi con varie ideologie.